Manca un solo episodio alla fine di Psycho Pass, nuovo lavoro di Gen Urobuchi (Urobutcher per gli amici) già conosciuto per essere uno degli omini dietro Puella Magi Madoka Magica, Fate/Zero e un po' di Black Lagoon.
Per gli amanti della fantascienza distopica e cyberpunk, l'anime è stato una ventata di aria fresca. La sceneggiatura è ben fatta, i personaggi ben caratterizzati e la trama è interessante e ben sviluppata. Le animazioni e i disegni hanno subito un brusco calo di qualità in un paio di episodi (18 e 19), ma ciò è passato in secondo piano rispetto a colpi di scena e indagini.
In ordine, da sinistra a destra: Karanomori Shion, Kagari Shusei, Kunizuka Yayoi, Kogami Shinya, Tsunemori Akane, Ginoza Nobuchika, Masaoka Tomomi |
Un mondo dove l'inclinazione della personalità e lo stato mentale delle persone possono essere quantificati. Ogni tipo di inclinazione è registrata e archiviata, queste misurazioni, usate per giudicare l'anima delle persone, sono comunemente chiamate Psycho-Pass.
Attraverso lo Psycho-Pass, il sistema è in grado di calcolare anche il Coefficiente di Criminalità, ovvero la predisposizione dei cittadini a commettere dei crimini. Ci sono dei centri di recupero per coloro che subiscono alterazioni, tra le cause principali: lo stress, sottoforma di PTSD, essere vittima di crimini.
Tutto il Giappone è controllato dal Sybil System, la cui vera forma verrà scoperta nel sedicesimo episodio da uno degli Enforcer (criminali latenti che affiancano gli agenti di polizia).
In questa società distopica, un uomo si muove contro il sistema, un uomo in grado di commettere qualunque crimine senza essere individuato dal sistema, in quanto la sua criminalità è asintomatica: Makishima Shougo.
Makishima Shougo |
Tsunemori Akane |
Kogami Shinya |
Lo scopriremo la settimana prossima.
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