lunedì 2 marzo 2015

Riassunto commentato: Mobile Suit Gundam Origin 01 - Casval dagli occhi blu


Casval dagli occhi blu
senza lo Zaku, lo stesso non sei più
piovono asteroidi tra noi
vorrei parlarti ma ti eietti via.

Mobile Suit Gundam Origin, con i suoi quattro OAV, farà da ponte tra gli eventi conosciuti a partire dalla One Year War della prima serie di Gundam, le cui vicende si sono trascinate avanti negli anni passando da Gundam Zeta e le mirabolanti avventure dell'iracondo Kamille, e Zz, allo struggente e doloroso Char's Counterattack. E diciamocelo, Char mi ha lasciato un po' di stucco verso la fine, ma le cose, ora sono un po' più chiare.

Partiamo dalla preistoria, la serie animata è tratta dall'omonimo manga di Yoshikazu Yasuhiko, detto Yaz, che a partire dal 2001 - e per ben dieci anni della sua vita - ha riportato su carta le vicende animate della Guerra di un Anno, aggiungendo alla storia dettagli e flashback, arricchendo il contesto di scene e vicende che - per un motivo o per un altro - non trovarono posto nella serializzazione animata del 1979, figlia della mente di Yoshiyuki Tomino, divinità indiscussa di alcune delle morti più barbare e insensate della storia dell'animazione mondiale.

Questa nuova serie di OAV riporta sullo schermo la gioventù della Cometa Rossa e di Sayla Mass, che nelle varie serie animate abbiamo visto intenta a combattere, a intortare/farsi intortare da un giovane Amuro Ray e prendere il sole in piscina, senza mai avere un ruolo importante quanto quello del fratello.


Il primo OAV di Mobile Suit Gundam Origin si apre nel bel mezzo di una battaglia spaziale, per la precisione la battaglia di Loum, che vede la discesa in campo degli Zaku II e in particolar modo del tre volte più veloce mezzo di un giovanissimo tenente appartenente alla fazione del Principato di Zeon: Char Aznable.


Tra laser ed esplosioni, tra morti atroci e lacrime per compagni caduti, veniamo catapultati indietro nel tempo, alla notte prima di un evento che ha cambiato per sempre la storia della Terra e delle sue colonie: la morte di Zeon Zum Deikun, padre di Char.
La morte del leader delle forze indipendentiste di Munzo - Side 3 - colonia terrestre che orbita attorno alla Luna, odora di marcio, ne è convinto il rumoroso Jimba Ral, padre del grande, fantastico, grandioso, immortale Ramba Ral, e grande amico del defunto Zeon Zum Deikun.

Difesa x3
Jimba non si fa problemi a parlare alla triste vedova e ai bambini del fatto che il loro leader è stato sicuramente ucciso. I sospetti sono quasi certezze e ricadono di prepotenza su un'importantissima famiglia di Munzo: la famiglia Zabi.

Garma, Kycilia, Dozle, Sasro e Gihren
Vediamo per la prima volta la faccia di Sasro, scopriamo come il volto del mastodontico orco dal cuore gentile Dozle (che sarà padre della piccola Mineva) sia stato ricoperto di cicatrici; ci avviciniamo a quella grandissima cagna che è Kycilia, alla crudeltà che si annida nel suo cuore arrivista, e a quell'omino tutto dictat e paraculagine che è Gihren, perché Gihren fa il finto tonto, ma Gihren sa. 
Durante le esequie del presidente Deikun, c'è uno scambio di sguardi tra un rispettoso e fin troppo cresciuto Casval e un annoiato Garma, ultimogenito di Degwin Zabi, che in qualche modo risente dello sguardo dell'orfano e assume una posa più consona alla situazione.
Tutta la prole di Degwin Zabi, architetto supremo di complotti, si ritrova a coprire nuovi ruoli, ma i complotti non sono finiti. 
Parte importante del piano degli Zabi è di far ricadere la responsabilità della morte del presidente di Munzo sulla Federazione Terrestre, sollevare in rivolta gli abitanti della colonia e dichiarare finalmente guerra a quel governo centrale tanto lontano che non vuole riconoscere loro l'indipendenza.
Qualcosa va storto e gli Zabi si rendono conto di dover eliminare dal gioco la famiglia Ral, più che fedele a Deikun e più che decisa a proteggere la progenie del presidente.


Dal parlamento della Repubblica Indipendente, sulla cui cima garriscono le bandiere della Federazione Terrestre e quella della Repubblica, con l'orbita di tre colonie, ecco svanire la bandiera azzurra di Munzo in favore di quella rossa, bianca e nera dell'appena costituito Principato di Zeon, istituito in nome del presidente caduto, per portare avanti la sua battaglia di indipendenza dal pianeta madre. 

Durante la processione funebre di Deikun, l'auto in cui viaggiano Sasro e Dozle viene fatta saltare in aria, l'esplosione uccide Sasro e segna per sempre il volto di Dozle. Che siano stai i Ral a eliminare un pericoloso avversario nella scalata al potere di Munzo? 
La popolazione della colonia si divide in chi spalleggia gli Zabi e in chi sostiene i Ral, dando origine a una guerra civile in piccola scala, ma convincendo il giovane Ramba Ral che sia il caso di allontanare da Side 3 l'anziano padre e la famiglia dell'ex goveratore. Ormai il potere è al sicuro nelle mani degli Zabi ed è necessario limitare i danni di qualunque cosa abbiano in mente, soprattutto favorendo la fuga di Casval e Artesia.


E per portare via i due giovani virgulti serve l'aiuto di una donna straordinaria: Hamon, che si finge un ufficiale della federazione Terrestre e allontana i bambini dalla loro casa.


Arrivare nella sezione portuale della colonia si rivela essere difficile, per quanto Ramba e i suoi uomini ce l'abbiano messa tutta, gli Zabi e la Federazione Terrestre danno l'ordine di sparare su quel mezzo impazzito, sebbene gli Zabi sappiano chi c'è all'interno. Casval e Artesia sono una moneta di  scambio preziosa e se i due fratelli cadessero nelle mani della Federazione, le cose per la famiglia Zabi si complicherebbero. L'idea di farli uccidere dalla Federazione stessa, forse, è la cosa migliore per il benessere e la scalata al potere del neonato Principato.

E si assiste alla nascita di un guerriero, di un ribelle; si intravede quella sorta di dono magico che rende speciali gli uomini dello spazio, quella straordinaria capacità di raggiungersi e comprendersi nonostante i grandi spazi astrali, quell'istinto tanto espanso da portare a vedere le lacrime del tempo, quella forza che permette di prevedere gli attacchi e anticiparli. Il vero sesto senso, una sorta di presa di coscienza superiore.


È la forza d'animo di Hamon a far sì che venga ingaggiata battaglia, la volontà di non vedersi schiacciare e di giocarsi il tutto per tutto per permettere ai due bambini che siedono nella torretta (per inciso, il punto più pericoloso) di fuggire.

Il primo sguardo della Cometa Rossa

 Le capacità "sovrannaturali" di Casval e un considerevole quantitativo di fortuna, permettono al piccolo gruppo di fuggire, di scendere dal mezzo fumante prima che la Federazione Terrestre faccia fuoco a piena potenza.


 Finalmente Casval, Artesia e Jimba Ral riescono a partire, con l'aiuto delle conoscenze di Hamon.

Quando la Luna sarà diventata grande cento volte, vi raggiungerò. ;_;
Devo ammettere di aver trovato molto più di quello che mi aspettassi. Le scene d'azione sono state limitate allo stretto necessario, dopotutto Casval sta per diventare Edward Mass e mancano undici anni perché nasca ufficialmente la Cometa Rossa.
Non mi sarei aspettata delle scene così struggenti, come l'allontanamento dei due bambini dalla madre, della quale mi ha sorpreso tantissimo la forza d'animo dimostrata. Dalla sua prima all'ultima comparsa, è infatti una donna sottomessa che fa quello che le viene detto in silenzio, mentre nella notte che trascorre con i figli nella torre, agisce attivamente. Spiega ai figli quello che può e riesce a convincere la piccola Artesia a partire.

Il comportamento di Char durante la Guerra di un Anno, l'alleanza provvisoria con l'AEUG contro i Titans e il ritorno all'obiettivo originale ne Il contrattacco di Char inizia con questo OAV ad avere più senso. Mancano ancora tanti elementi per costruire i passi di questo giovane uomo nello spazio, passi che lo porteranno sul palcoscenico delle lotte per l'indipendenza degli spazionoidi.

È spiacevole, però, vedere il piccolo Casval come un piccolo tenente. È triste vederlo rannicchiato sotto le coperte mentre finge di dormire e si ritrova a essere ignorato sia dal padre, all'inizio, che ha occhi e tenerezze solo per la piccola Artesia, e dalla madre, che consola la figlia in lacrime alla notizia della loro separazione. Casval ottiene considerazione solo in vece di colui che deve proteggere Artesia, lui capisce che quella sarà l'ultima volta che vedrà la madre. Ha solo nove anni e non batte ciglio.
Casval è già adulto, soffre in qualche modo di quella mancanza di attenzione, ma appena ne ha l'opportunità, agisce per quello che è: un giovane comandante, come fa contro Kycilia.
Questo suo essere, questa sua indole lo porterà a usare gli altri senza provare rimorso, a uccidere senza farsi problemi, dedicarsi anima e corpo a una vendetta forse inattuabile, trascinato da un odio e un astio che lo portano a estinguersi come una meteora.

C'è sempre molto da dire e discutere su Gundam e il suo universo, ci sarebbe da scrivere e scrivere, perché Gundam è un'opera completa, una delle più grandi opere fantascientifiche giapponesi, ma per ora mi fermo qui, in attesa del secondo OAV.

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