venerdì 23 marzo 2018

I saggi consigli di scrittura (e non) del primo che passa #1: la pistola semiautomatica

Oggi si spara.
Inizio dalle pistole automatiche perché attualmente sono quelle più utilizzate e di cui si parla di più, soprattutto nei romanzi. I revolver, per quanto siano fighissimi e utili per giocare alla roulette russa, sono rimandati alla prossima volta, data da destinarsi. Probabilmente per il 2033. Forse. Chissà.



1. Mirino; 2. Carrello; 3. Fermo della leva di scatto; 4. Tacca di mira; 5. Estrattore; 6. Percussore; 7. Ritegno del caricatore; 8. Cane; 9. Portamolla e molla cinetica del cane; 10. Fusto e telaio; 11. Caricatore; 12. Molla della leva di scatto; 13. Guancetta; 41. Chiavistello di bloccaggio; 15. Chiavistello di bloccaggio del carrello; 16. Grilletto; 17. Leva del grilletto; 18. Ponticello o guardamano del grilletto; 19. Espulsore; 20. Leva di scatto; 21. Piastra del percussore; 22. Stanghetta di scatto; 23. Canna; 24. Guidamolla; 25. Molla di recupero; 26. Molla del chiavistello di bloccaggio. (earmi.it)

Cos'è una pistola semiautomatica?

È una pistola provvista di un meccanismo che permette di incamerare, dopo uno sparo, un altro proiettile senza dover tirare il cane, di modo che sia sufficiente premere sul grilletto.
 Esistono tre tipologie di pistole semiautomatiche:
1) Single Action (SA - Azione singola): il meccanismo prevede che per esplodere il primo colpo sia necessario armare il cane, abbassandolo con il pollice o tirando indietro il carrello;
2) Single Action/Double Action (SA/DA): il meccanismo più diffuso attualmente. Per armare il cane è sufficiente premere il grilletto. In questo tipo di pistole la corsa del grilletto è più lunga rispetto alle SA, la prima parte della corsa serve ad armare il cane, la seconda a rilasciarlo.
3) Double Action Only (DOA): il cane è interno, diffuso nelle armi progettate per scopi difensivi e amche un secondo potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte se vogliamo essere estremamente drammatici e magari ci troviamo in uno scenario bellico.

Bang! Bang! Bang!

Come prendere la mira in modo profescionalissimo
https://www.all4shooters.com/it/Tiro/pistole/Beretta-nano-pistola-back-up/?p=1
Beretta Nano
I pallini bianchi della Beretta Nano sono nostri amici. Quando il pallino situato sulla punta della canna (mirino) si troverà tra i due sul carrello (tacche di mira), con ottime probabilità centreremo il bersaglio, a meno di star sparando a un bersaglio lontano, lontano, lontano con una pistola e non con un fucile di precisione. Ma attenzione al rinculo.

Si può visualizzare QUI un manuale d'uso della Beretta serie 81 e 84, nel quale viene spiegato come tenere un'arma, come scaricarla e caricarla, come pulirla e c'è anche un piccolo prontuario con i difetti. Se decidiamo di mettere in mano una pistola a un personaggio che dovrebbe saperla usare, dobbiamo sapere queste cose anche noi. Se la mettimo in mano a un imbecille, invece, siamo liberi di farlo guardare dentro la canna quando s'inceppa la pistola.
Se puntiamo a scrivere del pistolero più bravo nella storia dei pistoleri bravi e poi gli facciamo guardare dentro la canna quando l'arma s'inceppa oppure gli facciamo togliere il carrello per contare i proiettili, dobbiamo essere consice che qualcuno - là fuori da qualche parte- ci sta augurando di spararci sui piedi.

La narrativa è finzione, ma questo non implica che i fruitori siano una pletora di deficienti: l'esperto tiratore non dirà mai "ho tirato indietro quella cosa sopra la pistola", ma dirà: "ho fatto arretrare il carrello". Il lessico è importante, quindi ci tocca imparare pure quello.

Le pistole impugnate da Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Stallone, Statham e compagnia sparante, sono quelle che poi generalmente vengono utilizzate dagli scrittori, in parte per imprinting, poiché se tutti impugnano una Glock allora tutti useranno una Glock, in parte perché si tratta di armi moderne e di "facile" reperimento.
Queste pistole pesano dai 600 ai 1000 grammi. La Beretta 92, che è quella in dotazione alle Forze Armate italiane pesa 950 grammi.

 Per quanto una persona sia abituata a girare con il braccio teso e un chilo in mano, dover girare quaranta chilometri quadrati di caseggiato con il braccio teso e un chilo in mano è faticoso. È soprattutto controproducente, poiché si sovraccarica il muscolo, che in tutta risposta inizierà a tremare, andando a influenzare la mira.
Facciamo un gioco di quelli superdivertentissimi: proviamo a girare per casa con il braccio teso e una bottiglia d'acqua da un litro in mano. Cosa ci accadrà? Che il braccio, dopo un po', inizierà a tremare. Col braccino in queste condizioni, prendere la mira sarà facile come fare sei al Superenalotto. Con i muscoli affaticati sarà difficile anche controllare il rinculo, e comunque faranno male: spalla e braccio.

La pressione sul grilletto rilascia il cane che spinge il percussore contro il fondello della munizione, che scatena la detonazione della polvere, la cui forza spinge fuori il proiettile. L'energia prodotta fa arretrare il carrello, Il bossolo viene espulso dalla camera grazie alla molla che lo sostituisce con una munizione carica nella camera.

Una buona regola è quella di non far poggiare il dito sul grilletto a meno che non si stia sparando, per limitare la partenza di colpi accidentali.
Avete visto cosa succede in Pulp Fiction quando qualcuno non sta attento a quello che fa con la pistola? Ed è chiaro il messaggio di fondo: Vincent è un grandissimo imbecille.
Per cui, per dare la giusta credibilità ai personaggi, è necessario essere realisti, dove non è possibile è necessario ragionare e creare verosimiglianza.

Visto che siamo in tema di ferite da arma da fuoco, mi pare giusto seminare qualche indizio sulla dimensione dei fori d'entrata e d'uscita in base al calibro usato.

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E anche qualche effetto sul corpo umano.


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Link utili:
http://www.all4shooters.com/it/articoli/pistole/2012/Beretta-nano-pistola-back-up/?p=1
http://www.m1911.org/locking.htm
e sempre santa Wikipedia.

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